venerdì 29 aprile 2011

Vacanze di primavera


Sono state vacanze tutte italiane queste e girovaghe, un po' come noi, in fondo. Sono stata una settimana a Milano con Leopard, del Salone del Mobile ho già parlato, per il resto son stati incastri, incontri fugaci con le amiche, godersi una città che in primavera cambia faccia e regala il meglio di sé (esteticamente parlando).



A seguire ci ha raggiunto Mr Coppola e abbiamo fatto una toccata e fuga a Cortona, dove una coppia di amici ci ha ospitati nella loro deliziosa casina, dove Leopard ha potuto rotolarsi nell'erba, cercando di sradicar le loro piante e creare nuovi sentieri spostando tutta la ghiaietta! E via a Siena, più per dovere che per diletto, ma è sempre così bella, che si fa con piacere, suvvia!!












 E poi la Liguria, dove il tempo ci ha traditi un po', del resto la Pasqua sotto l'acqua è praticamente una garanzia, no? Ma ci siam strafogati a dovere di focaccia e Vermentino (cosa mi ha detto la bilancia al ritorno me lo tengo per me, ma vi assicuro che non son complimenti!) e abbiam scoperto una nuovo volto dei Liguri che hanno iniziato alla focaccia anche Leopard, ogni mattina infatti gliene regalavano un pezzetto (alla faccia della dieta senza sale, ma io ci vado da 30 anni e non mi hanno mai regalato nemmeno una briciola, come potevo dir di no??!!). Dove ho riscoperto la dura vita delle spiagge italiche, ma come possiam produrre tanta confusione e mostrare tale maleducazione? Una coppia di genitori quantomeno strani ci ha affibbiato la figlia di 4 anni appena compiuti per un paio d'ore (senza averci mai visti, eh?) dicendo: 
- Così giocano un po' insieme..
§Ma chi? Con lui (indicando Leo)? Se credi, ma guarda che ha solo un anno mio figlio!
-Ma sì, che vuoi che sia, un anno più, un anno meno!
Indovinate chi ha fatto giocare la piccola Isabelle! A saperlo attivavo la tariffa da baby sitter!

Comunque, soprattutto Leopard, la spiaggia se l'è goduta un sacco!







giovedì 28 aprile 2011

I 10 maggiori problemi della Svizzera



Sí, lo so che latito, e non pubblico da un po' (colpa di vacanze o quasi - come si posson chiamar vacanze se non dormi uguale al solito e comunque tempo per te non ne hai?? ma questo è OT- e di connessioni indegne). Giuro che mi metto in pari non appena riprendo il ritmo sfizzero, per ora vi segnalo questo post sulla Svizzera, un po' scemo a dir il vero (senz'offesa per l'autore), che però a me ha fatto ridere!! Sperando che sortisca lo stesso effetto su di voi, eccovi il link!

(Ah, la vignetta si riferisce al fatto che in Svizzera è severamente vietato fare il bucato e stendere di domenica. Pare che ci sia chi denunci i vicini alla polizia per tale oltraggio, e cosa più assurda ancora, pare che la polizia esca davvero a controllare...che si annoino??)

venerdì 22 aprile 2011

Il matrimonio montatelo da solo, all'Ikea!

Alzi la mano chi non ha mai posseduto una Ivar, o perlomeno una libreria Billy.

Se siete in casa, guardatevi attorno e fate un rapido calcolo mentale (se vi riesce) di quanti mobili e oggetti Ikea vi circondano. Fate anche voi parte di quella schiera di genitori, che almeno una volta a settimana per non cucinare portano tutta la famiglia all'Ikea, più economica e meglio attrezzata per i pupi della classica pizzeria? Se a questo punto siete convinti di essere degli Ikea addicted, ricredetevi: c'è chi è andato molto oltre. 

 Johanna Lehmann e Patrick Tinner hanno infatti preferito a una tradizionale chiesetta, magari immersa nel verde della campagna svizzera, celebrare il loro matrimonio all'Ikea di Lyssach (in Svizzera, appunto)  davanti al prete, ad amici e parenti e qualche centinaio di clienti , così che il fatidico SI' è stato pronunciato tra un annuncio all'altoparlante e l'altro. Naturalmente per gli invitati è stata servita una cena a base delle mitiche polpettine svedesi e come torta nuziale la Princess Cake, sempre Ikea, ovviamente.



I giovani sposi sostengono che lo stile informale e colorato della catena svedese ben si addice al loro stile di vita e alle esigenze dei tempi: "oggi nessuno compra più mobili che durino per sempre, ma cose carine, a prezzo contenuto, che possono essere buttate e cambiate facilmente", sosterrebbe il nostro Patrick. Devo dire che se l'idea delle nozze Ikea mi sembra davvero originale e divertente (lo ripeto: io soffro da anni di dipendenza da Ikea!), non condivido l'affermazione un po' poco ecologica, (del resto oggi è la stessa azienda svedese ad aver creato un sito apposito per la compravendita di mobili Ikea usati: molto green!) ma son certa che gli sposini auspichino per il loro matrimonio una durata più lunga che per i loro mobili e che gli invitati hanno trovato facilmente parcheggio.

sabato 16 aprile 2011

Stay Human

Restiamo umani. Era solito chiudere così i suoi post Vittorio Arrigoni, rapito e ucciso per mano palestinese; attivista per i diritti umani dell'International Solidarity Movement, pacifista, scrittore, blogger, scrittore. "Utopia" era il suo soprannome. Se volete veder il suo blog, Guerrilla Radio, ecco il link.
Può sembrare scontato o addirittura ipocrita, oggi, parlare di lui, scrivere di lui. Ma secondo me non lo è. Come non lo è restare attoniti davanti a tale barbarie senza senso. Restar colpiti dalla forza e compostezza del dolore della madre. Per questo mi sento oggi semplicemente di celebrare una persona, un ragazzo, un uomo, che ha fatto scelte tanto fuor dai percorsi segnati e battuti, nobili (non mi piace in genere usare certe parole e luoghi comuni, mi fanno venir l'orticaria, ma oggi questi aggettivi non mi paiono altisonanti o vuoti, tutt'altro..), e per questo è morto.

Non è certo un'analisi politica, la mia. Ma un saluto. Un piccolo omaggio. Una lacrima versata tramite poche parole.
E restiamo umani, son le uniche parole sensate che mi sento di dire.

venerdì 15 aprile 2011

Succede a Milano

 Forse può suonare bislacca la scelta di inaugurare il mio nuovo blog sulla mia vita da expat con un post su Milano, ma passatemelo, in fondo la nostalgia che tinge di colori morbidi il nostro Paese o la nostra città di provenienza è anche sintomatico dell'espatrio, no?
E poi..

E poi son piombata (nemmeno tanto per caso) a Milano proprio nella settimana del salone del Mobile e quindi del Fuori Salone. In realtà non ho nè il tempo, né le energie per lunghi tour da design addicted, quindi ho dovuto effettuare una selezione drastica. Sugli eventi dedicati ai bimbi ho parlato qui. Per il resto la mia scelta è ricaduta sulla zona Lambrate-Ventura, e devo dire che è stata una piacevole sorpresa!
Succede infatti che fai una scorciatoia e ti trovi nel mezzo del nulla e scopri che a due passi (due di numero, eh?!) dalla fermata della MM Lambrate razzolano delle galline!
 Succede che il recupero architettonico delle vecchie fabbriche e il processo di gentryfication avviato nella zona ha dato vita ad angoli e cortiletti di cui ti innamori (e case/loft dai prezzi inavvicinabili)..



Succede di scoprire un bel lampadario fatto con una ex bombola di gas. Collane e scarpe tutte colorate fatte con la plastica riciclata. Una panchina portatile. Delle lamapade poetiche incastonate nei soffioni, quelli che si trovan nei prati a primavera. Progetti per l'orto sul terrazzo.

Succede anche di accorgersi con orrore che la batteria della tua macchina foto ti abbandona sul più bello e tediarvi con orride foto fatte col cellulare...
In generale quello che più mi è piaciuto di questo scorcio di Fuori Salone son stati tutti i progetti basati sulla filosofia del di riuso e recupero (se vi interessa guardate il blog di reFILE).  Vasi di fiori creati con la gomma delle ciabatte flip flop. Allegrissime barchette create a partire da confezioni di schampoo, detersivi ecc. tavoli, lampade, mobili costruiti a partire da bottiglie di vetro.  Una lampada appendiabito fatta con la carta della famosa ditta di spedizioni fed-ex.



 E infine due idee di cui mi son innamorata. Uno: il bar in cui si fanno le torte al momento. Io dell'immagine colorata di quell'omino in cima alla scala che sbucciava mele per una apple pie mi son invaghita, se poi considerate questo delizioso profumo di torta della nonna in questo immenso capannone industriale... Due: i vasetti pensili, facilissimi da realizzare e secondo me carinissimi.
Ci sarebbero anche due chicche, una per poeticità l'altra per la genialità dell'idea, ma su questo mi riservo un post dedicato...

Ah, benvenuti nel mio nuovo blog, seguitemi se vi va!
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