lunedì 26 settembre 2011

Il giardinetto mortifero

Susate la latitanza: in questi giorni sono a Milano, sballottata tra operai di varia natura, scelte di vita, inevitabili conflitti e simili amenità, ma non voglio parlarvi di questo, piuttosto di un argomento che mi lascia  sgomenta (ok, se non siete prolemuniti difficilmente capirete, anzi vi sembrerà un post inutile e noioso, vi autorizzo a fuggire a gambe levate e a navigare verso più amene pagine!).

Ammetto che già di mio non nutro un particolare amore verso i giardinetti (o Spielplatz - poco importa se italici o sfizzeri), altro discorso sono i parchi, o gli spazi verdi in generali. A Basel ce n'è solo uno in cui porto volentieri (o quasi) Leopard, dotato di spazi e giochi davvero carini, ampio, ben tenuto, in una piazzuola tranquilla (peccato che mi debba sorbire una bella sfacchinata per arrivarci!), magari un giorno posterò qualche foto.

 Detto ciò mi piace e mi sembra importante che mio figlio passi molto tempo all'aperto, e si sfoghi in lungo e in largo evitando i lunghi e soffocanti pomeriggi casalinghi. Però i giardinetti milanesi e in particolare quelli di questa zona (per i milanesi: parlo della Zona 3) mi atterriscono, di più, mi sgomentano e mi lasciano un senso di frustrazione infinita oltre che di ansia materna. Sono sporchi, spelacchiati, delle vere e proprie gabbie con pochi giochi e vecchi, e una densità di bambini, e conseguente livello di decibel, insostenibile. Ah, e le aree cani sono molto più ampie (e meno popolate) di quelle per bimbi. Giuro che non esagero. Nemmeno mi vengono le parole per descriverli.. Ora, in primis la domanda è, ma che città mette prima i cani dei bambini in ordine di importanza e servizi? Con tutto che a me i cani piacciono, eh... La seconda domanda: mamme milanesi dove portate i vostri pupi? E poi: cosa si può fare per migliorar la situazione secondo voi? A chi rivolgersi (comune, consiglio di zona, far una raccolta di firme, scriver progetti, tutto quanto insieme??!!). Insomma sono in cerca di consigli, idee, solidarietà mammesca...

venerdì 16 settembre 2011

Happy week end!

Eccoci di nuovo al fine settimana, dovremmo andare a Milano per sbrigare un po' di incombenze pratiche, ma come da copione Leopard si è beccato un bel febbrone...

Commento dell'educatrici: è ovvio, ce l'aspettavamo, era tanto che non veniva! Sì, ma mica ha passato l'estate sotto vetro eh? Ha viaggiato, è stato quasi un mese con 13 bimbi con cui si scambiava cibo, moccio, giochi e  non so che altro..Ma che è, i germi dell'asilo sfizzero sono diversi? Pare di sí...Bah.

Intanto pare che l'estate volga definitivamente al termine (anche se oggi, noi qui murati in casa, è una giornata magnifica!), infatti Max, cicogna made in Switzerland, ha lasciato il paese della cioccolata e degli orologi per più caldi lidi (simomrmora Spagna e Marocco con tappe intermedie in Francia, mica scemo sto Max!) il 10 settembre, segno (sembra) inconfutabile dell'arrivo della stagione fredda...



Così vi lascio un'idea culinaria (magari nel we avete più tempo per impastare) adattissima alla stagione. Settimana scorsa infatti al Farmer market di Lörrach abbiam preso millemila prugne che rischiavano di andar a male prima di riuscir a finirle, nonostante il nostro consumo spropositato di frutta, così, spinta da Mr Coppola, le cui teutoniche origini hanno portato a ricordare con un che di nostalgico (almeno questa è stata la mia interpretazione) la Zwetschenkuchen o crostata di prugne, ho pensato bene di farla. Se vi interessa la ricetta (io la consiglio vivamente) la trovate qui!

Ecco... la mia non è venuta così bella, anche perché mangiane una, eliminane un'altra, strappane una dalle grinfie di leopard..la quantità di prugne rimaste era un po' esigua, ma è davvero buona! Vicino alla torta anche il primo giochino per Bis! È una scemata, ma io lo trovo adorabile. È fatto a mano, da Sebra, interior designer danesi specializzati in prodotti fatti a mano per bimbi, soprattutto in crochet! A me piacciono da morire, anche se a dir il vero sono costosetti..



mercoledì 14 settembre 2011

Fa' sta cazzo di nanna!!


Ormai tutti (bè molti) avrete sentito parlare del libro di Adam Mansbach Fa' sta cazzo di nanna! 

Personalmente, genitrice di un pupo, che appena uscito dalla pancia mi ha fatto vedere di quante ore di veglia di fila fosse capace,  è da un po' che ne aspettavo l'uscita in Italia.

Ora che Leopard ha 19 mesi suonati per fortuna non abbiam più il problema di cullarlo per non so quanto tempo per farlo dormire, che ormai storiella, bacino e via. Ammetto che questo è stato un enorme passo in avanti, ma da un lato son terrorizzata che con Bis possiam appunto bissare l'esperienza paro paro (e se esistesse persino di peggio??!!), dall'altro comunque le nostre notti continuano a esser funestate da continui risvegli, a volte dobbiam alzarci, altre no, ma di fatto sonni filati sono  episodi rari, circoscritti a pochi e brevissimi periodi. Senza contare che alla quarta vota che ti svegli, riprender sonno è dura, e quando finalmente ce la fai, lui sarà prossimo al suo nuovo urlo barbarico. E ammetto che una certo desiderio di dormire almeno qualche notte prima di riiniziare con le veglie infinite lo sento come un'esigenza fisica, oltre che psicologica. Senza considerare il fatto che anche io, stanotte -all'ennesimo: mammaaaaaaaaaa!- ho solo pensato: ma fai la nanna, cazzo!


lunedì 12 settembre 2011

Happy Week End!

Week end strano questo. Un po' abituati alla folla di amici/conoscenti di cui ci siam circondati nelle italiche vacanze, la solitudine svizzera risulta eccessiva (per carità, a me a volte piace pure, ma qui spesso è davvero troppa!), un po' il tempo di domenica ha guastato i nostri programmi (volevam far una gita in bici e andare a raccogliere i fiori tagliandoceli direttamente nel campo, ma piovicchiava e c'era questa afa persistente e questo cielo plumbeo davvero tristanzuolo), un po' anche la gita del sabato è stata carina, ma ci aspettavam di più, un po' abbiam mille pensieri, ansie e cose da organizzare...Vabbè, ce la faremo, forse.


Da notare il mio abbigliamento tecnico assolutamente ad hoc per gita in montagna, non potete immaginare gli sguardi tra il divertito e l'inorridito degli Svizzeri, superequipaggiati con abbigliamento tecnico manco dovessero scalare il Matterhorn (altrimenti conosciuto come il Cervino)...

Vabbè, menomale che è oggi è tornato il sole, il cielo è blu, tanto che abbiamo pranzato sul terrazzino, e io dopo aver scaricato Leopard al nido ho trovato ad aspettarmi nella cassetta delle lettere un bel pacco di Amazon!

Leo mangia: hamburger di seitan e spinaci, pomodorini gialli e rossi, tortino di patate, fagiolini e carote.
La mamma mangia: insalata mista e tortino di patate, fagiolini e carote.

Venendo agli scones, visto che mi è stata chiesta la ricetta:

Ingredienti:

  • 300 g di farina
  • 2 cucchiaini di lievito
  • 50 g di zucchero (più un po' da metter sopra agli scones)
  • un pizzico di sale
  • 80 g di burro
  • 2 uova
  • 5 cucchiai da tavola di latte
  • olio per unger la placca del forno (o cartaforno)
  • un bicchiere di 5 cm di diametro (io ne ho usato uno più piccino e mi son venuti versione mignon!)
Preparazione:
  1. In una grossa ciotola mescolate farina, lievito, sale e zucchero
  2. aggiungete il burro a pezzetti e impastate con le dita. Otterrete un composto sabbioso.
  3. Mescolate energicamente in un'altra scodella un uovo intero, un tuorlo (tenete da parte l'albume) e il latte.
  4. Incorporate questo liquido all'impasto fino a ottenere una pasta liscia
  5. Infarinate il tavolo e stendete la pasta a uno spessore di 2cm
  6. Con il bicchiere ricavate dei dischi di pasta di 5 cm di diametro
  7. Metti gli scones sulla placca del forno ricoperta di cartaforno
  8. SBatti l'albume e usalo per spennellare i biscotti
  9. Cospargi gli scones con un po' di zucchero
  10. Metti in forno a 180°C per 15 minuti
Gli scones si gustano tradizionalmente a colazione o merenda con burro e marmellata (nel libro dice di arance, ma a me non piace!)


Io la ricetta l'ho presa da questo delizioso libro che mi è stato regalato ormai qualche annetto fa, ma ho scoperto questo bellissimo blog con questa ricetta che mi sembra perfetta.

venerdì 9 settembre 2011

Nella pancia

Tentando di preparare piano piano Leopard all'arrivo del fratello, con l'ausilio della pancia che avanza facendosi via via più evidente.

§ Leo, sai che qui nella pancia c'è un bambino: il tuo fratellino! Gli fai la cara?
- Taaara (cara)
§ Bravo e ora gli dai un bacino?
- Smack
§ Bene,  e cosa c'è nella pancia della mamma?
- Tatta!! (gatta)

Andiamo bene, anzi benissimo.



E giusto per aumentarla ancora un po', la pancia, ma anche il resto delle riserve di grasso (anche se il motivo dichiarato era distrarre Leo in un pomeriggio uggioso), guardate cos'ho creato ieri e mangiato stamattina a colazione? I miei primi scones!

giovedì 8 settembre 2011

Scatti estivi

Ok Bis in arrivo, ma ecco qualche scatto sardo dell'estate appena trascorsa (in cui tra una nausea e l'altra però mi son impegnata un po' pochino..)

Melisenda Beach...
Colazione davanti al mare

Colazione davanti al mare 2



Lettura Time...

Nurago

That's love!



Il chiaro e lo scuro...
Che duri!




Gnocchetti sardi alla sagra Su Biginau Antiqu


Pure il figlio cubista mi tocca...
Ultima colazione :-(

La vista dalla casetta in cima alla collina (magnifica, ma che scarpinate!)

Back to school
Ce ne sarebbero tante altre, ma visto che son brulicanti di bimbi altrui (vacanze con altre famiglie e ben 13 nanetti dai 18 mesi agli 8 anni) per rispetto della loro privacy evito di pubblicarle!

lunedì 5 settembre 2011

And Bis is...

Eccomi rientrata dalla mia clausura informatica (ovvero dalla Sardegna, dove con la Tre era difficile far una telefonata, figurarsi connettersi a internèt- si, con l'accento sulla e!-) giusto in tempo per godermi l'afa di Milano e abbassar poi bruscamente la temperatura dai 33 gradi meneghini ai 13 basilesi. Ma una via di mezzo, no? Vabbè, passando a cose più rilevanti, ieri visita dal ginecoloco sfizzero (tralascio la sua utilità su domande tipo ma è una settimana che sto malissimo per il mal di testa, posso far qualcosa? un tipo di ferro che non ti ingarbugli lo stomaco giusto per evitar di star male tutti i giorni esiste? Anzi visto che più di una persona in Italia me ne ha parlato se sapete il nome passate please!), crescita di Bis pare benissimo, e infine il sesso. Diciamo che dall'eco era lampante, pure io che non capisco mai una mazza l'ho visto. Lui. Il pisello. Non vi dico i salti di gioia sia miei che di Mr Coppola, che ha appreso il tutto mentre inseguiva Leopard che scorrazzava da una stanza all'altra dello studio! No, perché diciamolo, anche se io me lo son sempre sentita, un po' di delusione c'è. Voglio dire: addio a sogni di shopping frivolo e gratificante fatto di quei vestitini adorabili. E le scarpine, i cappellini, le treccine??? Tutte quelle cose carinissime che si posson cucire per una bambina? E comunque un po' più di impegno da parte dei designer di vestitini per bambini non guasterebbe, che certe cose per masculi son delle emerite schifezze! Secondo me abdicano in partenza! Poi un po' di varietà non guasterebbe, no? Anche nei giochi. Ok risparmiare perché due maschi così vicini di età ( e di compleanno) tra un po' potremo fargli un regalo in due (se fossimo perfidi, ovvio...), ma tutta la vita la stessa tipologia di giochi, le stesse tappe, lo stesso approccio maschile al mondo (ferme restando le differenze personali), il simile percorso educativo...Per non parlare delle botte da orbi che si daranno e del calcio! Insomma io credo che crescere un maschio o una femmina sian proprio due esperienze diverse, e mi sarebbe piaciuto viverle entrambe.  E i regali? No, perché secondo me se hai un figlio maschio ricevi molti meno regali, proprio perché in genere è più divertente comprar cose da femmine. Che poi in giro idee carine anche per maschi ce ne sono, ma la maggior parte della gente pare non accorgersene evidentemente... E poi, vogliamo parlare dei nomi? Stavolta lo estraiamo a sorte, perché noi abbiam fatto già un fatica boia a trovare il primo nome maschile, figuriamoci un altro... anzi son benvenuti suggerimenti! Vi giuro che son arrivata a pensare (questa è da ricovero, lo so, ma scarichiamo la responsabilità sugli ormoni): ecco, non vedrò mai i miei nipotini!! Per non parlare dell'affermazione di Mr Coppola: "il terzo non lo facciamo perché ho già capito che sarebbe un altro maschio!" A parte che solo a parlarmi di un'altra gravidanza e un altro parto mi vien male, dunque...
Vabbè, ovviamente l'importante è sempre che il pupetto stia bene, sia sano ecc ecc. Che poi a me a dir il vero i maschietti stanno pure molto simpatici. E ovviamente passata la prima delusione ci abitueremo all'idea e quando LUI arriverà la gioia sarà grandissima, nevvero?
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