lunedì 24 ottobre 2011

E poi dicono degli italiani...

È vero, noi italiani siamo piuttosto caciaroni, grezzi, spesso maleducati, però..vi giuro che a volte 'sti svizzeri li ribalterei con uno sguardo, per non dire altro.
Già avevo detto di come siano disposti a uccidere per salire prima di te su un mezzo pubblico (la stazione di Zurigo riesce a esser un posto pericoloso, non in quanto a criminalità, questo proprio no, ma per schivare questi mezzi vichinghi che ti atterrano a spallate o a colpi di valigetta 24 ore se per sventura capiti nel loro raggio d'azione. Se sei incinta o con bimbo piccolo la cosa non cambia. Se sei incinta e con bimbo piccolo azzacci tuoi!)

 Una cosa che ad esempio mi fa proprio godere in Italia son le casse preferenziali per donne incinte in alcuni supermercati. Poi ode infinita a Londra che sui mezzi pubblici appiccica ovunque bei cartelli con scritto di lasciar il posto alle panzute. Ché se a Milano succede raramente che ti cedano il posto (in genere si tratta di extracomunitari o di altre donne in età riproduttiva, che si immedesimano nella tua situazione), in Svizzera state certi che non succederà MAI. Io son convinta che la gente educata  dovrebbe arrivarci da sola, ma che anche vederselo scritto a chiare lettere aiuti a far diventare consuetudine qualcosa che dovrebbe essere semplici buonsenso.


E al super?? Lì fanno a gara ad arrivare prima di te in cassa, sfoderando un improvviso passo da maratoneta mentre tu arranchi senza speranza con panza e passeggino... Venerdì mi è anche successo che (io avevo 4 prodotti di numero da pagare) una coppia sui 45 mi ha chiesto di passar avanti, c'avevan fretta (lasciam perdere il concetto di fretta svizzero..). Giuro che li ho fatti passare solo perché puzzavano e il mio stomaco già provato li sopportava ancora meno del mio cervello! Idem sabato, in Germania, madre sulla cinquantina con figlia adolescente che azzardano un balzo felino (tutto dire vista la stazza) per superarmi in coda. Poi le sento parlottare tra loro e indovinate di dov'erano? Svizzere. Non so nemmeno se si tratti di maleducazione o assoluta mancanza di attenzione verso gli altri esseri umani. Individualismo alla massima potenza. Da abbatterli. 

Menomale che ci sono i farmers market a farmi tornare il buon umore e che abbiam trovato miracolosamente  posto in un baretto italiano sempre strapieno a Lörrach di cui mi riprometti di parlarvi presto, visto che è una vera perla! Stavolta il mercatino del sabato era tutto giocato sui toni del giallo e dell'arancio: un vero tripudio di zucche e girasoli!





E dunque anche i nostri drink si sono adattati ai colori stagionali:
E infine, ultime due cose, guardate la macchinina di legno che abbiam preso a Leopard, non è strepitosa? E occhio a riciclattoli, in arrivo un bel blog candy


venerdì 21 ottobre 2011

Hello weather!



Sì, questo è per darvi l'idea del freddo e del grigiume calati (quasi) di colpo da queste parti, a Basel per l'esattezza, ma penso su tutta la Svizzera tedesca. 

Solo una buona colazione mi ha risollevata (un po')...



Ma quello che mi preme in realtà è consigliarvi questo bellissimo sito di previsioni del tempo. Come fa un sito di previsioni del tempo ad essere bello, direte voi??? Andate a vedere e ditemi se vi piace. Io lo trovo adorabile, oltre che un'idea divertente!

Ad esempio, volete sapere che tempo farà domani a Milano? Et voilà:
Vi assicuro che il sito ( Hello weather!) è ancora più bello, andate a darci un'occhiata, inserite il nome della vostra città e son sicura che anche se il tempo non sarà il massimo, affrontarlo con simili previsioni sarà molto più gradevole. Buon fine settimana a tutti!

mercoledì 19 ottobre 2011

Di nani volanti ed altre amenità

Nel post precedente, avezza al clima italiano (non che quello milanese sia così esaltante, intendiamoci, ma la Svizzera, lo giuro, lo fa rimpiangere. Smog a parte, intendo) avevo forse parlato di autunno? Bè ecco, la solita ingenua, qui è precipitato l'inverno, così, di botto, ed io mi dovrò ingenare su come coprire le mie abbondanti esuberanze, oltre che su come far passare le lunghissime giornate casalinghe di pioggia infinita con Leopard. Spero che non tutte sian come le ultime, altrimenti la prossima primavera non so se la vediamo. Abbiamo iniziato con sfighe di scarsa entità, tipo rovesciare e spaccare un bel barattolo stracolmo di miele (presente quanto appiccica??), e quindi pulire a carponi (attenta a non pulirlo direttamente con la panza!!) il tutto, mentre Leo sbraitava, ché voleva assolutamente toccare, lui! Passan manco due ore, pavimento lindo lindo, e ci parte una bella bottiglia di birra a inondare la stanza e render di nuovo tutto appiccicoso, evvai!

 Ieri abbiam aumentato il carico: pioggia torrenziale, bambino annoiato, e cosa ti pensa di fare? Il nostro piccolo nano arrampicatore da circo pensa di esibirsi in un bel volo carpiato di testa dalla sedia direttamente su pavimento (unica stanza senza parquet, machellodicoafare?) con rimbalzo su schienale della suddetta sedia. Non che di voli di capa non ne abbia già fatti, ma questo gli è venuto particolarmente bene. Quando finalmente riesco a calmarlo (sì, sì, lo so che se piangono è buon segno!) vedo comparire sulla sua testa un bozzo incredibilmente grande, dico davvero, cos'era? Un palloncino? Una seconda testa? Un muffin gigante? Io vi assicuro che non son una mamma ansiosa, di solito son quella che non si preoccupa, che mantiene la calma, che dice i bimbi son di gomma, ma mi son davvero spaventata! Per farla breve, siam corsi dal pediatra che per fortuna è qui vicino (l'esperienza al Pronto Soccorso di poco più di un anno fa ci ha segnati, prima di farci rientrar mio figlio devo esser certa che sia assolutamente necessario! Comunque, piccola soddisfazione personale, quel postaccio in cui ci eravam imbattuti, il Kinderspital, è stato non solo chiuso, ma addirittura abbattuto! E questo, lo ammetto, dopo la sfuriata che gli ho fatto col mio bel tedesco, e loro terrorizzata a guardarmi come se fossero in imminente pericolo di morte - pare che qui non si lamenti mai nessuno, passan direttamente dall'avvocato, loro- mi ha dato una non piccola soddisfazione!) e lui ci ha ricevuti subitissimo. E qui ci va una piccola lode (quando ci vuole, ci vuole!), non credo che in Italia ci saremmo riusciti... 

Bè per farla breve, nulla di grave, ma bimbo in osservazione per 24 ore, con ordine di svegliarlo ogni 2 ore anche di notte. Cosa che, ecco, io non ho rispettato alla lettera, anche se naturalmente mi son svegliata mille volte: respira, si muove ecc ecc. Inutile dire che oggi era la mia giornata libera, giornata di svago dopo non so quanto, giornata in cui il nido mi aveva concesso magnanimamente di tenermi il pupo ed io potevo trastullarmi andando a Zürich con delle amiche. Ma vabbè, l'importante è che il nano volante stia bene, no?

martedì 18 ottobre 2011

Scatti d'autunno e kanelbullar

Sarà che io son nata in primavera ed è la stagione che preferisco, ma i mesi freddi, le giornate corte e buie, lo star tanto tempo in casa mi deprimono, fatto sta che io ho davvero apprezzato questo caldissimo inizio d'autunno (sí, sì, lo so che la pioggia ci vuole, è un caldo innaturale, sono i cicli della natura e bla bla bla...!). Comunque ora che l'autunno sembra arrivato per davvero mi godo i colori caldi e gli scorci meravigliosi, che purtroppo durano sempre poco più di un soffio, la voglia di lana colorata e avvolgente (che riverso su leo, io son un grosso fagotto con la panza!!) , di dolci profumati e cibo speziato.






Così oggi mi son goduta l'ultima giornata di sole (non per sempre, si spera, ma sembra che da domani arrivi pioggia  e superfreddo: brrrrrr, tremo non tanto all'idea della temperatura, quanto della giornata in casa con la piccola peste!!).
Non paga mi son cimentata con l'aiuto del piccolo chef Leopard nella preparazione dei dolcetti svedesi o kanelbullar, tipo quelli dell'Ikea per intenderci; scrivo giusto in attesa che escano dal forno, certo il risultato dubito sarà come quello del magnifico blog da cui ho preso la ricetta, ma è pur sempre la nostra prima volta!

Ed eccoli pronti per essere mangiati..


martedì 11 ottobre 2011

Ma sono mille papaveri rossi..

 Dopo l’esempio delle città americane, come New York o San Francisco, anche in Italia si sta assiste a un interesse crescente per gli orti urbani. Così spuntan zuccihine, cavoli, pomodoroi, insalata su balconi, terrazze, ma anche aiuole e piccoli spazi verdi disseminati sul territorio urabano. Gli orti sono di fatto diventati una moda, ma non si tratta solo di questo. Si tratta di riappropriarsi democraticamente da parte dei cittadini dei loro spazi, di utilizzare in maniera utile e partecipata il  territorio urbano, di iniziative di partecipazione pubblica. e anche di un modo  di nutrirsi meglio, magari risparminado.  Dunque anche nella grigia Milano fioriscono (nel vero senso della parola) nuove iniziative di community garden. Qui ad esempio il manifesto di Orto Diffuso. Altra iniziativa interessante è quella dell'orto-giardino di Precotto (Papaveri rossi).

Ecco alcune foto della loro iniziativa-incontro di domenica 9 ottobre.




Ed ecco i bulbi di tulipano di InFestaMi, ospitati a Precotto!


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...