Dopo
l’esempio delle città americane, come New York o San Francisco, anche
in Italia si sta assiste a un interesse crescente per gli orti urbani. Così spuntan zuccihine, cavoli, pomodoroi, insalata su balconi, terrazze, ma anche aiuole e piccoli spazi verdi disseminati sul territorio urabano. Gli orti sono di fatto diventati una moda, ma non si tratta solo di questo. Si tratta di riappropriarsi democraticamente da parte dei cittadini dei loro spazi, di utilizzare in maniera utile e partecipata il territorio urbano, di iniziative di partecipazione pubblica. e anche di un modo di nutrirsi meglio, magari risparminado. Dunque anche nella grigia Milano fioriscono (nel vero senso della parola) nuove iniziative di community garden. Qui ad esempio il manifesto di Orto Diffuso. Altra iniziativa interessante è quella dell'orto-giardino di Precotto (Papaveri rossi).
Ecco alcune foto della loro iniziativa-incontro di domenica 9 ottobre.
Ed ecco i bulbi di tulipano di InFestaMi, ospitati a Precotto! |
Molto bello, io avevo sentito parlare del guerrilla gardening o qualcosa del genere.... gruppi di cittadini che in mancanza di assoluto interesse-gestione-tutela del Comune verso aree verdi anche piccole (mini rotatorie, ex aiuole lungo i marciapiedi etc) si "armano" di seeds bombs e attrezzatura per rivangare il terreno e lo curano fino alla fioritura... certo che un orto è pure commestibile ;-)
RispondiEliminain arrivo anche nuovi guerrilla gardners...aspetta e vedrai!:-)
RispondiEliminaQuesta cosa degli orti urbani è fantastica!
RispondiEliminaOltre che NY E San Francisco, ne ho visti di bellissimi a Montreal e a Philadelphia.
E vedere tutte le persone così felici di portarsi a casa il loro raccolto è bellissimo davvero!
Un bacio, Titti
http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.com
brava vale! ottimo reportage. baci
RispondiElimina