Immaginatevi un tavolino quadrato a lato di una squallida stanzona di ospedale. Qualcosa che dovrebbe assomigliare a del caffelatte, pure freddo, e due tristi fette biscottate, sopra.
- No, sai, mi fanno veramente male i capezzoli!
* Bè, ti credo, è normale all'inizio, non sei mica abituata...
- Bè, sì, cioè, a parte per certe pratiche, lo sai, no??
Ecco. Questo era il tenore delle conversazioni mattutine con la mia vicina di letto, ovviamente neomamma. Non facevamo riscaldamento per un nuovo lavoro in una hotline (si sa, con la crisi che c'è, e con la discriminazione nei confronti delle donne si deve un po' accontentarsi!!), la mia compagna mi rendeva partecipe delle sue prime difficoltà riguardo l'allattamento, e non solo...
Avendo scelto di partorire un figlio in Svizzera, a Basel, e uno in Italia, a Milano è da un po' che ho in testa di scrivere un post sulle differenze che ho riscontrato nella mia esperienza. Ma le giornate coi due pargoli son davvero impegnative e strapiene, il tempo fugge: se continuo così me li troverò maggiorenni senza accorgermene e senza averne scritto un rigo! Comunque, lo stralcio di conversazione qui sopra riportato è a suo modo già rappresentativo di una grande differenza, quella delle relazioni interpersonali: no, ma vi vedete una Svizzera (che nemmeno conoscete) che vi parla di capezzoli alludendo sue pregresse pratiche col padre di suo figlio??!! Fantascienza. Ok, probabilmente non è così consueto nemmeno in Italia, ma il tono delle relazioni con le compagne di stanza qui è stato decisamente molto più amichevole e pure goliardico rispetto alla Svizzera (rendendo la degenza molto gradevole, dico sul serio), dove la mia prima compagna di stanza se n'è andata perché i miei genitori e mio fratello (unici visitatori e non dei più caciaroni!) si eran presentati con una torta e una bottiglia di spumante: orrore inaccettabile, evidentemente! Così son stata ghettizzata, e son stata messa in stanza con un'altra italiana (di seconda generazione), la quale sì aveva 25visitatori a volta davanti ai quali io dovevo star ette al vento a tirarmi il latte come una mucca!
Seguiranno considerazioni più approfondite e (semi)serie sulle differenze da me vissute durante gravidanza e parto nei due Paesi..