martedì 20 marzo 2012

Italia-Svizzera: trova le differenze

Immaginatevi un tavolino quadrato a lato di una squallida stanzona di ospedale. Qualcosa che dovrebbe assomigliare a del caffelatte, pure freddo, e due tristi fette biscottate, sopra.

- No, sai, mi fanno veramente male i capezzoli!
* Bè, ti credo, è normale all'inizio, non sei mica abituata...
- Bè, sì, cioè,  a parte per certe pratiche, lo sai, no??

Ecco. Questo era il tenore delle conversazioni mattutine con la mia vicina di letto, ovviamente neomamma. Non facevamo riscaldamento per un nuovo lavoro in una hotline (si sa, con la crisi che c'è, e con la discriminazione nei confronti delle donne si deve un po' accontentarsi!!), la mia compagna mi rendeva partecipe delle sue prime difficoltà riguardo l'allattamento, e non solo...

Avendo scelto di partorire un figlio in Svizzera, a Basel, e uno in Italia, a Milano è da un po' che ho in testa di scrivere un post sulle differenze che ho riscontrato nella mia esperienza. Ma  le giornate coi due pargoli son davvero impegnative e strapiene, il tempo fugge: se continuo così me li troverò maggiorenni senza accorgermene e senza averne scritto un rigo! Comunque, lo stralcio di conversazione qui sopra riportato è a suo modo già rappresentativo di una grande differenza, quella delle relazioni interpersonali: no, ma vi vedete una Svizzera (che nemmeno conoscete) che vi parla di capezzoli alludendo sue pregresse pratiche col padre di suo figlio??!! Fantascienza. Ok, probabilmente non è così consueto nemmeno in Italia, ma il tono delle relazioni con le compagne di stanza qui è stato decisamente  molto più amichevole e pure goliardico rispetto alla Svizzera (rendendo la degenza molto gradevole, dico sul serio), dove la mia prima compagna di stanza se n'è andata perché i miei genitori e mio fratello (unici visitatori e non dei più caciaroni!) si eran presentati con una torta e una bottiglia di spumante: orrore inaccettabile, evidentemente! Così son stata ghettizzata, e son stata messa in stanza con un'altra italiana (di seconda generazione), la quale sì aveva 25visitatori a volta davanti ai quali io dovevo star ette al vento a tirarmi il latte come una mucca! 

Seguiranno considerazioni più approfondite e (semi)serie sulle differenze da me vissute durante gravidanza e parto nei due Paesi..




5 commenti:

  1. vabè, io le mie compagne di stanza di tre anni fa le ricordo con affetto e qualche volta le risento. Ti ho detto tutto....

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  2. un po' come me con la mia amicona svizzera..:-) Però quelle che ho consociuto qui eran davvero carine..anche quando Federico era in culla termica ed ero giù di morale...

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  3. ahahaa, ossia l'esperienza tua svizzera l'ho vissuta io in spagna: io, con cesarea, sola con pupone, e la compagna con marito, genitori, parenti vari a tutte le ore, che l'han tenuta per 4 giorni sperando partorisse naturalmente (era ormai alla 41esima settimana la povera) con visite e tutte le ore ed io con tette all'aria e il medico che mi diceva "lascia che la ferita prenda aria per rimarginarsi piú in fretta"...peccato che in dotazione davano solo un camicione apribile davanti e non volessero neanche gli slip!!! oltre al casino a tutte le ore la compagna e il marito russavano come orsi, non solo di notte, ma anche nell'ora della siesta. risultato: non ho dormito una settimana, e non solo per il pupone che piangeva!!! direi che di conversazione ne avevo anche troppa..peccato che ancora reduce dalla tonsillite non avevo voce, ehheee!!! comunque ti diró, quasi avrei preferito esser sola in stanza ;)
    aspetto altre differenze!!
    ahhh, in quanto a discorsi osé, direi che con la spagnola eran anche troppo normali!!

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  4. Hihihi, attendo le prossime puntate. Io posso solo fare i paragoni tra lo stanzone da 6 delle panzute dell'ospedale di provincia dove mi avevano ricoverata per controlli durante la prima gravidanza e la stanza delle neomamme da 4 dell'ospedale dell'altra provincia dove ho scelto di partorire in acqua , come una balena spiaggiata....

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  5. @selena: mi ritrovo uguale uguale nel tuo racconto! I miei son venuti e ripartiti, il papà al lavoro..io sola col nano urlante24 su 24 e che non riuscivo a alzarmi per via dell'emorragia che mi aveva stesa (che differenza con sta volta!!) , il nano che non voleva saperne di attaccarsi al seno, mentre la vicina senza problemi colla nanetta attaccar manco fosse una balia professionista e parlava tutto il tempo al cell coi parenti in sicilia, mentre il resto della sua famiglia faceva baldoria davanti a me tramortita e mezza nuda...Ogni tanto il papà della tip a si avvicinava al mio letto e mi diceva..poverina...:-O
    @Elga: Bello il parto in acqua, io in Ch ho fatto solo parte del travaglio..poi partorito su sgabello, come ho partorito qui è piuttosto esilarante..lo racconterò!!

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