lunedì 7 novembre 2011

Poste italiane...

Verissimo che in genere mi accanisco sempre bonariamente (più o meno) sulla Svizzera, ma delle Poste Italiane ne vogliamo parlare?
Non solo le file sono sempre interminabili, anche quando le persone in attesa non sono così tante (perché?? Non vogliam far abbassare il tasso di disoccupazione aprendo qualche sportello in più??), ma la gestione mi sembra onestamente folle.

Oggi con passeggino, panza ecc ecc mi reco in posta per pagar una bolletta visto che (che culo, che culo!) il primo tentativo di accredito bancario delle bollette è fallito... La prima è così strabordante di umanità che desisto, io panza e passeggino non saremmo neppure riusciti a entrae fisicamente in quel luogo a meno che il principio di incompenetrabilità dei corpi non sia solo un'opinione... Passiamo alla seconda, più grande, con dei bei numerini (nella prima son fermi come dir all'età della pietra) e delle fantastiche seggioline gialle! Devo dir la verità, non faccio in tempo a  entrare che un signore mi tiene la porta e un'altra mi offre il suo posto a sedere: quanto amo gli italiani alle volte!

Mi si pone però il problema di reperire il mio numero, ché per capire la logica della distribuzione dei numeri a seconda delle esigenza ci vuole una laurea in non so nemmeno io cosa, direi buricrazia avanzata e demenziale; ma dico: come si fa a capire che per pagare una bolletta devi schiacciare servizi finanziari??? Un'espressione che spaventa all'istante e a dir poco ambigua, non credete? E se devo spedire una lettera, una raccomandata, ritirar la pensione, conseganr il censimento?? Metter delle indicazioni più facili par proprio brutto?? Vabbè, io sfodero un sorrisone e chiedo a delle habituée del luogo (o così pare) che mi indirizzano. Mi sento un'asina totale, ma mi riprendo perchè dopo poco entra una signora dall'aria nient'affatto imbranata e va in tilt davanti alla stessa macchinetta sputanumeri, li schiaccia un po' tutti, fa l'en plein di bigliettini e decide di giocarci a tombola! Dopo altri 10-15 minuti (eh sì, l'attesa è lunga, nel frattempo la signora mi dice..non lo vuole un numerino dei miei? magari la chiamano prima!!) entra un signore distinto e anche lui dice, ma che numero devo prendere?? vabbè io li prendo tutti..l'ultima volta ero da solo senza nessun'altro in fila, ma mi hanno ricacciato indietro a prender il bigliettino esatto!

Va bene, allora non sono io, la classica demenza da donna incinta o lo smarrimento da rientro, è ufficiale: non si capisce una mazza! Dunque vi prego, lancio un appello alle Poste, rendete le cose più semplici a noi poveri cittadini! Che magari per  ingannare il tempo delle interminabili code, al posto di scervellarci inutilmente sulla logica della distribuzione dei numerini maledetti, ci leggiamo un libro, chiacchieriamo di politica o del tempo, cose così...

17 commenti:

  1. Alla fine tutto si riduce a prendere la A (per pacchi e raccomandate) o la P (per tutto il resto). E se hai un conto corrente presso la posta puoi prendere la E. Ma tanto sempre fila fai.

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  2. Come rientro?? Ah i misteri delle poste..... ;-) Qui c' è una signorina che ti chiede cosa ci fai alla Poste ancora mentre stai con un piede fuori e si pressa di indirizzarti nella fila giusta. Ma fai comunque la coda....;-) in piedi....

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  3. rientro??? con bis hai deciso di renderti la vita piú facile? fai bene!!!
    le poste italiane...che dirti, io ogni volta che entro in un ufficio italiano, siano poste, del comune, simili, penso sempre al film di asterix e le 12 fatiche, quando c'era la prova burocratica e lo facevan correre da un ufficio all'altro per avere un modulo...ecco, non aggiungo altro, io odio le poste italiane, gli uffici comunali, e tutta la burocrazia italiana!! quella spagnola non che sia semplice, ma almeno se mi fan correre due volte allo stesso ufficio só che dopo ricevo quel che mi serve ;)

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  4. Sotto casa io non ho questo problema! Ho la posta ferma al medioevo! Una comica ogni volta!E soprattutto non sento mai una mazza di cosa mi dice l'omino dietro al vetro!

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  5. @pitito: vedi io ho usato la A per le bollette... Dico solo che dovrebbero fare una legenda universalmente comprensibile, non mi sembra cosa troppo difficile o dispendiosa!;-)

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  6. Per chi mi ha chiesto del rientro, non si tratta di rientro definitivo, per motivi medici (al primo giro ho avuto molte complicazioni post parto) voglio semplicemente partorire qui. Non che questo non comporti difficoltà: non dispongo di nonni a tempo pieno e la lontananza di Mr Coppola si fa sentire sia per me che per Leopard...vedremo. :-)

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  7. ma al primo giro hai partorito in suisse?
    io fatto tutto nel paesello francese, ho sentito dei racconti pazzeschi sui parti a ginevra di colleghe del Senator: camere stile hotel 5 stelle ma pochissime incubatrici...
    (ps, se passi da me GIVEAWAY :-)

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  8. Ecco, in vista del terzo figlio (che probabilmente mai sfornerò per come vanno le cose) dico una cosa che con le PI non c'azzecca nulla: qui en France il parto in acqua non esiste proprio (io sono madre di due delfinotti), invece l'epidurale la fanno a tutti, quasi quasi anche ai mariti in sala travaglio per come è diffusa. In Italia neanche se preghi in cinese (in certe zone almeno, come le mie....) Siamo in Europa no??!! A Natale passo alle PI, giuro!

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  9. @valentina: sì, Leopard è nato a Basel, come dici tu: ospedale che sembrava un hotel, ma in quanto a prestazioni mediche davvero scarsissimi, se non pericolosi...ndo van
    @Elga: in Italia credo vari molto da ospedale a ospedale (e da zona a zona come dici tu), in Svizzera manco me l'hanno prospettata l'epidurale...ma se il part sarà impetuoso come il primo (anzi dicon che i secondi vanni più veloci) non riuscirò nemmeno a sto giro...

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  10. Ciao Miss, in effetti il tour in posta è un'avventura. Ogni volta io rivolgo sempre un pensiero affettuoso agli anziani pensionati, che dopo attese bibliche si conquistano il loro posto allo sportello, magari proprio a quello sbagliato, oppure che perdono il loro turno perchè, nel caos del grande ufficio postale, non sono lesti a leggere i numeri 'estratti' sul tabellone! Buon rientro temporaneo in Italia, comunque! ciao ciao.

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  11. Vero, in posta ti scoraggi fin da quando prendi il bigliettino...

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  12. @elga si confermo, non cambierei l'esperienza di maternita' in francia con nessun altro posto, ti fanno la visita dall anestesista alla trentaseiesima settimana cosi da qul momento in poi in qualunque momento accada sanno gia' come farti l'epidurale e devi essere tu a chiedere proprio di NON FARTELA ahhaha. Io alla fine ho avuto un cesareo programmato perche' la bimba era en siege, ma in ogni caso e' stata un esperienza davvero buona, con la bimba in camera con me anche dentro l incubatrice etc..

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  13. Ciao mammina!
    ma perchè, perchè entro nel tuo blog per leggere le tue solite cose belle, e leggo un post sulle.. Poste???
    WAAAAA mi vuoi così male???
    Io metterei una bomba davanti a ogni filiale.


    Titti

    http://dellaclasseedialtremusiche.blogspot.com/

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  14. Ciao,

    tutti parlano benissimo delle cliniche Svizzere ...tu hai delle perplessita?
    La prossima settimana sarò nelle delisiosa Basel, Bale , Basilea ....non vedo l'ora !!!!!

    ave

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  15. @tutti: perdono!
    @the white cabbage: più che di perplessità si tratta di esperienza pluriennale sul campo (lo dico e non me ne vergogno: il sistema sanitario svizzero non funziona bene, molto meglio- e qui si scatenerà l'inferno-quello italiano. Nel senso: le strutture son bellissime, ma la preparazione medica è davvero scarsissima e in alcuni casi può diventare dannosa. Oltre ad altre considerazioni che ora tralascio per non dilungarmi) e le testimonianze di molti amici... Goditi Basel intanto!

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  16. le poste sono un delirio, ma il sito internet delle poste è peggio! a parte che ti mandano la password per posta, a casa, nella cassetta delle lettere, ma poi non funziona mai. per non parlare del banco posta. ad un amico hanno bloccato il bancomat (senza avvisarlo) perché avevano notato movimenti sospetti. secondo me per errore...

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